web3-significato

Cos’è il Web3?

Il Web3 è sulla bocca di tutti. Ma pochi, in realtà, hanno capito di cosa si parli. E sono ancora meno quelli che ne stanno sfruttando davvero le opportunità. 

Oggi, tutti dovrebbero provare ad avventurarsi, a conoscere il Web3. Anche se, per una qualunque ragione, non lo usano. Proviamo a definirlo insieme.

Web3: la definizione

Il Web3 è… 

  • Un web ormai semantico, colmo di dati strutturati, informazioni rilevanti e ahimè tanta, tantissima spazzatura da interpretare con coscienza e consapevolezza. 
  • Un web che incorpora il linguaggio naturale – con l’intromissione delle nostre ricerche vocali nel suo spazio – che sfrutta l’intelligenza artificiale (AI) per provare a rendere trasparenti i nostri desideri, causando continue crisi di rigetto in chi si rifiuta di capire che in fondo stiamo meramente sfruttando degli strumenti creati dall’uomo per l’uomo e si richiude in una corazza tecnofobica. 

Il Web3 è, inoltre, il figlio ribelle del Web2. Il nipote che vuole recuperare i valori fondanti che avevano portato alla nascita di “nonno” Web1

Cos’è il Web2?

Siamo nei primi anni 2000. Nel mondo cominciano a nascere ed esplodere i social network, Google diventa un colosso quasi inscalfibile, il web si trasforma in uno spazio in cui gli utenti (noi, ci siamo sempre dentro anche noi, quando parliamo di utenti!) vogliono condividere, scambiare dati, creare contenuti, siti web, video, vogliono (vogliamo!) essere visibili per poter catalizzare l’attenzione di un mondo in evoluzione, sempre più connesso. Sempre più veloce. 

Ma, sebbene il nostro ruolo da utenti cambi, si evolva e ci illuda di essere diventati gli attori protagonisti del web, dei “prosumer forti di una comunicazione nella rete finalmente bidirezionale, non ne possediamo il reale controllo. Intendiamo proprio il controllo della comunicazione, dei nostri dati. 

La nostra privacy è continuamente a rischio, i nostri dati sono controllati in maniera centralizzata dai colossi che dominano la rete: le cosiddette big tech che annullano il nostro potere, permettendoci sì di essere in qualche modo protagonisti (ripetiamo: facendoci mettere in piedi i nostri business), mentre gestiscono il sistema come dei padroni silenti, dalle dimensioni virtualmente galattiche. 

Nel Web2, dunque, possiamo comunque fare i nostri affari, ma la spartizione del potere è un concetto inesistente. 

Lo spirito democratico che aleggiava nella rete prima ancora di essere chiamata Web1, sparisce.

La nascita del Web3

E così, intorno al 2014, mentre proprio i colossi del web aumentano il loro dominio e potenziano i loro cervelli elettronici e i loro algoritmi per prevedere sempre di più i nostri desideri – per rendere trasparente ai loro occhi la nostra umana ricerca di soddisfazione continua –, proprio mentre sperimentano la semantica e accrescono l’uso dell’AI, nasce in noi utenti un desiderio di riprendere il controllo sulla comunicazione. Insomma, sentiamo dentro il fatto che sia arrivato il momento di prendere il possesso dei nostri dati.  

Nasce quindi il Web3: un flusso rivoluzionario che scuote le fondamenta centralizzate del Web2 continuando però a sfruttarne gli insegnamenti, i modelli vincenti, virtuosi. Un esempio concreto? L’affiliate marketing [link interno all’articolo sull’affiliate marketing] ha aumentato le sue possibilità, i suoi canali, le sue potenzialità. Ma, anche nel Web3, continua a sfruttare le stesse regole, gli stessi principi vincenti del passato.

Web3 e Decentralizzazione

Il Web3 quindi – come abbiamo detto – diventa un gigantesco database che sfrutta l’intelligenza artificiale per soddisfare i nostri bisogni, per prevenirli ma, allo stesso tempo, comincia a dare spazio a un’idea rivoluzionaria, la decentralizzazione – che, beninteso, non si è ancora realmente realizzata – che passa per la creazione di strumenti e tecnologie che trasformino internet in un megafono per il mondo reale. 

Un megafono capace di diffondere ideali come:

  • Libertà.
  • Rispetto della privacy.
  • Uso etico della tecnologia. 

Il Web3 propone una nuova evoluzione della società. È aperto, condiviso. Open source. Il Web3 vuole riscrivere il contratto sociale tra governi, big tech, banche, cittadini.

I passi più importanti che ha compiuto in questo senso sono stati l’implementazione di: 

  • Tecnologia Blockchain.
  • Smart contract
  • Finanza Decentralizzata (DeFi). 
  • Metaverso. 
  • NFT. 

Tutti elementi che, oltre a un profondo cambio di paradigma, riflettono al loro interno tantissime opportunità di guadagno interne al Web3. 

[Se vuoi approfondire questi concetti … dai un occhiata a Crypto Heroil libro e il corso – e al Master Web3.

Liberamente adattato dal libro Affiliate Marketing nel Web 3.0 Flaccovio Editore, di Adriano De Arcangelis – CEO & Founder Visibility.

Tags: No tags

Add a Comment

Your email address will not be published. Required fields are marked *